Noce (parte alta)

NOCE (parte alta)

 tabella informativa

 Nei principali punti di imbarco trovate queste belle tabelle informative con le caratteristiche riassuntive del fiume e i numeri di emergenza in caso di necessità.

BUONA NAVIGAZIONE !!!

Imbarco di Cusiano

difficoltà secondo grado

cusiano_imbarcoImbarco per eccellenza per quanto riguarda il Noce alto.
Il ponte si trova all’altezza del paese di Cusiano seguendo la SS42 in direzione Malè. Dal bivio in centro al paese, subito prima della chiesa, sulla destra seguire le frecce per Ossana fino al ponte (50 m.); doppia possibilità di imbarco; 1) subito a sinistra del ponte c’è comodo posteggio e tranquilla zona imbarco 2) altrimenti poco dopo il ponte prendere a destra verso il centro rafting “URSUS ADVENTURES” dove si può parcheggiare e imbarcarsi proprio alla confluenza fra Noce Bianco e Vermigliana; agevole anche per i raft.
Il successivo tratto di 1 km circa che porta al paese di Pellizzano non presenta particolari difficoltà.

Sensore livello acqua in tempo reale (Pellizzano)

Pellizzano webcam

difficoltà secondo grado

Si arriva al paese di Pellizzano, ben caratterizzato dagli argini in cemento piuttosto alti e per i 2 ponti consecutivi; il primo di legno ed esclusivamente pedonale, mentre il secondo è in cemento; spesso utilizzati come punto di osservazione per curiosi e accompagnatori.
Dopo i ponti ci sono alcuni grossi massi posizionati in centro fiume che rendono il tratto più piacevole ma non difficile e dove è possibile fermarsi a “giocare” un po’.

pellizzanopellizzano3

Bus de le trote

bus_trote

Dopo Pellizzano il fiume prosegue con un rettilineo di 1 km completamente arginato e con pendenza lieve, che grazie alle diverse grandi morte ben evidenti su entrambe i lati è un ideale campo pratica per chi è alle prime armi, permettendo il miglioramento dell’entrata e uscita in corrente; in alternativa la linea centrale non ha ostacoli da evitare.
Il canale termina con il “bus de le trote” (foto a lato), così chiamato per una pescicoltura nelle vicinanze (lato sx); si tratta di un un salto artificiale di  1 mt circa, più volte modificato negli anni che ha procurato disavventure e più di qualcuno. Gli ultimi lavori hanno permesso di creare una linea di discesa sulla destra, mentre verso sinistra è ancora forte il ritorno sotto al salto. E’ possibile visionare il passaggio fermandosi agevolmente pochi metri prima nelle morte di sinistra.

Le prime decine di metri successivi sono sufficientemente tranquilli da poter recuperare l’eventuale materiale perso.

Pont de le caore

Gli argini in cemento lasciano il posto ai prati e boschi e il paesaggio ne beneficia sicuramente; è punto di comodo imbarco per evitare il “bus de le trote“. Raggiungibile tramite stradina sul lato destro della statale con indicazione Maneggio.
Il fiume non presenta particolari ostacoli rimanendo molto piacevole e vario.

Rapida di Pasqua

difficoltà terzolgrado

Dopo circa 1 km dal “Pont de le Caore” e una curva verso destra inizia questo breve canalone che nel mezzo forma una bella onda che senza incutere “terrore” rappresenta un sicuro punto di divertimento anche per i meno esperti.
Dopo il buco, una piccola “S” fra i grandi massi ed una splendida morta sulla destra pongono fine a questo punto particolarmente adatto per esercizi di miglioramento tecnico senza pericolo.

Rapida degli Inglesi

difficoltà terzolgrado

Ultima rapida prima del famoso percorso da Slalom di Mezzana.
Di per sè non ha nulla di particolare se si esclude che era stata scelta dalla nazionale inglese di slalom (e dal sempre mitico Richard Fox) quale zona di riscaldamento in occasione delle sfide con gli atleti tedeschi negli anni ’80.
Subito dopo sulla destra si trova la sede del centro rafting “X RAFT” dove troverete sicuramente consigli da esperti canoisti.

Stadio dello Slalom di Mezzana

difficoltà quarto grado

mezzana_imbarco

Nuova sede del Club dal 2018

Sembrerà forse eccessivo il nome associato a questa zona di fiume, ma dopo i lavori eseguiti per i mondiali del 1993, pensiamo non sia del tutto fuori luogo.
Questa rapida ha reso famoso il Noce in tutto il mondo e secondo gli atleti che da 20 anni annualmente si sfidano su questo percorso, sono veramente rari i percorsi naturali che offrono una tale miriade di combinazioni per un campo da slalom.
Il tutto è circondato e immerso nel verde, anche le ampie tribune naturali che affiancano l’ultimo tratto del percorso; nei mesi estivi la zona si trasforma in una affollata passeggiata e molti turisti attendono il passaggio di raft e canoe per lo spettacolo che offrono. Da giugno a settembre il percorso (16-17 porte) è montato e libero per allenamenti. Contattandoci potrete avere informazioni sul suo stato e su eventuali manifestazioni che ne impediscono l’utilizzo.
Passiamo ora alle informazioni tecniche:
L’inizio della rapida è contraddistinto dal comodo imbarco/sbarco sulla sinistra a circa 100 metri dal primo ponte di Mezzana. (partenza gare Raft e Rapid Race).
mezzana1Dopo la prima semi-curva verso sinistra iniziano le prime onde che per i meno preparati si rivelano regolarmente delle vere e proprie “sberle”.
Il pontile sulla destra indica la zona di partenza delle gare di slalom.
Subito dopo ci si immette in 100 metri relativamente tranquilli (III+) fino alla passerella in legno. Una paio di grosse morte sia sulla destra che sulla sinistra ci permettono di giocare sfruttando tutte le onde per traghetti velocissimi.
(La più alta è buona anche per i Raft). Per gruppi numerosi e non esperti si consiglia di mettere una sicura dopo la passerella. Da qui inizia un piccolo canale pieno di onde divertentissime e di combinazioni per lo slalom (è in questa zona che normalmente sono più numerose le porte di allenamento.
In fondo a questo canalino (interessante anche il fatto che con una canoa slalom si riesce a risalire sulla sinistra) una grossa morta sulla destra delimita l’inizio del tratto più impegnativo e che dovrebbe essere trasbordato dai meno sicuri.
Dopo questo punto il fiume si porta sulla sinistra e ci incanala in una lunga rapida (IV°) che nel termina solamente dopo circa 1,5 km in corrispondenza del depuratore di Marilleva. Con i lavori dell’inverno 2002/2003 e successivamente del 2017/2018 il grosso buco in corrispondenza dell’entrata da destra del rio Lores, è stato “ammorbidito” permettendo anche delle soluzioni alternative all’estrema destra o estrema sinistra, ma è invece proprio sotto al ponte che il dislivello aumenta notevolmente e l’acqua inizia a correre in un ribollire unico per una rapida molto breve, ma violenta da evitare assolutamente di percorrerla a bagno. Una sicura dopo il ponte non è mai sprecata.
Se vi piace lo spettacolo fermatevi sugli spalti dello stadio in attesa di qualche sprovveduto o avventuroso (raft compresi) che sottovalutano la potenza di questo punto.
buco_mezzana Questo è anche l’ultimo punto per recuperare in modo abbastanza sicuro il materiale dei più sfortunati, oltre che comodo punto di imbarco per chi ha deciso di trasbordare o iniziare da qui la propria discesa.
Durante le gare di slalom in questo punto sono concentrati normalmente la maggior parte delle persone dedicate al salvamento.
Da ricordare che dal 1994 (anno in cui decidemmo di affidarci al grande maestro Checco Salvato) per aiutare il recupero di materiale ed atleti venne montato un sistema a carrucola che mediante una lunga fettuccia permette al personale di salvamento dei recuperi con una precisione e sicurezza fino a quel momento impensati.
Per gli storici vogliamo ricordare che fino ai primi anni 80 in questo punto un grosso masso creava non pochi pericoli a salvamento e canoisti, per cui, dopo l’ultimo incidente accaduto ad un membro del salvamento del Canoa Club Verona, si decise di farlo saltare!!

Depuratore

difficoltà quarto grado

depuratore100 Metri dopo lo sbarco dello slalom, una semi-curva verso destra ci immette in questa rapida che è impegnativa non tanto per la potenza dell’acqua, tanto perché è sempre molto sporca e ci obbliga a dei zig-zag tra molti massi semisommersi ma sempre in “agguato”.
L’inizio della rapida viene preso sulla sinistra per poi passare completamente verso destra tra numerosi buconi. (Attenzione all’incravattamento per i raft) In vista del depuratore si torna nuovamente sulla sinistra per gli ultimi metri di “vera rapida”.
Un consiglio: è normalmente in questo punto che la maggior parte del materiale non recuperato in precedenza riesce a fermarsi.
Soprattutto la riva destra è caratterizzata da un alto argine sassoso, ma dal 2020 è stato aperto un nuovo punto di imbarco, proprio in corrispondenza dell’edificio del depuratore.

Le Giare

difficoltà terzolgrado

le_giareIn fondo al rettilineo del depuratore, una brusca curva verso dx ci immette in questo breve ma violento dislivello; con un livello alto è consigliato anticipare e passare nel centro, ma appena il livello scende diventa un “rastrello” che obbliga, almeno i raft, a sfruttare l’esterno curva andando ad accarezzare, senza alcun pericolo il costone di roccia sulla sinistra.
Subito dopo i gradoni c’è un ottimo punto per imparare le tecniche del traghetto in onda. Dal ponte di legno che attraversa il fiume (da dove è stata scattata la foto) è possibile un comodo imbarco per affrontare una serie di divertenti rapide (III°) che vi accompagneranno senza problemi fino all’arrivo di Dimaro. Una bella discesa scuola di 1 ora circa parte da questo punto.

S.Agata

difficoltà terzolgrado

Questa rapida si trova in corrispondenza della chiesetta di S.Agata posta sulla destra della SS42 in corrispondenza dell’abitato di Mestriago.

Il Bucaneve

difficoltà secondo grado

bucaneveBar gelateria posto direttamente sulla riva sx del fiume; particolarmente frequentato nei mesi estivi grazie all’ampio spazio verde esterno, comodo parcheggio e belle ragazze che prendono il sole. Zona di facile imbarco per l’inizio di una parte particolarmente facile di fiume (I-II°) della durata di mezz’ora circa fino a Dimaro.
Da questo punto un po’ tutti noi soci abbiamo avuto le prime avventure canoistiche con le prime eterne rincorse a canoa e pagaia.

Sede anche del centro rafting “EXTREME WAVES“.

Laghetto Dimaro

difficoltà primo grado

laghetto3Normale punto di sbarco per raft e canoe.
Un centinaio di metri dopo il ponte di legno della ciclabile, l’alveo si allarga e forma un’isola centralmente; il passaggio è consigliato a destra dove inizia il cosiddetto “laghetto” dove tutti noi abbiamo dato le prime pagaiate e tutt’ora utilizzato per l’avviamento di nuovi corsisti.
Attenzione però al salto artificiale, molto sporco,  qualche decina di metri dopo; nessun problema se si imbocca lo scivolo di legno appositamente creato per canoe e raft;  bisogna però mantenere l’estrema destra fino all’ultimo con possibilità anche di fermarsi prima a visionare.
Luogo ideale anche per la vicinanza della strada / posteggio.

Dopo lo scivolo di legno è un altro punto in cui normalmente montiamo un piccolo campo slalom che è stato teatro anche di gare giovanili; il fiume curva a sinistra e continua tranquillo per 300 metri circa fino a quando si passano 3 ponti consecutivi di “Rovina”;  lo sbarco per evitare le rapide successive ai 3 ponti è possibile sul lato destro in vari punti e ultimo 50 mt dopo i ponti; si è nei pressi laghetto1della ciclabile subito a valle del bar pizzeria “Dolomiti” ed è agevole sia la perlustrazione che l’eventuale trasbordo della rapida della segheria, sia ritornare ai mezzi di trasporto.
Dimaro è anche la sede del “RAFTING CENTER” che per primi grazie a Sandro Mariani hanno fatto scoprire il fiume Noce in tutto il mondo.

Segheria

difficoltà quarto grado

Rapida modificata nel corso del 2009 in occasione dei Campionati Europei di Rafting ma che l’alluvione del 2018 ha nuovamente ridisegnato, costringendo a spostarsi da destra alla completa sinistra nella parte centrale della rapida alla ricerca della linea d’acqua; rapida che è rimasta sempre impegnativa pur degradata da un V ad un IV°. …. (sarà … ma un po’ di titubanza la mette sempre).
Il divertimento inizia in corrispondenza di 2 grossi massi che si susseguono, posizionati in centro al fiume; vanno affrontati sul lato destro così da poter imboccare il canale di discesa corretto, ma subito dopo un grosso buco si deve puntare decisamente a sinistra fino a rasentare l’argine; nessun altro ostacolo particolare ma le onde si susseguono con continuità e irruenza e data anche l’accentuata pendenza non vi sono grosse possibilità di sosta. In corrispondenza del ponte della ferrovia il fiume piega sulla destra e diminuisce la pendenza, dando qualche secondo di tregua

 

; ancora qualche metro da affrontare con cautela e la rapida, nella sua parte più impetuosa termina, la pendenza diminuisce, ma ci sono ancora divertenti onde da affrontare con più tranquillità fino ad arrivare in vista del ponte di ferro di Dimaro.

sequenza immagini della rapida con indicazione della linea ideale di discesa

 

Pont de Fer – Monclassico

difficoltà terzolgrado

dim-monclTratto non molto frequentato, ma divertente anche per i meno esperti; chi vuole trasbordare la segheria si può imbarcare al ponte di ferro di Dimaro; 2 km circa per arrivare a Monclassico, interamente incanalato fra argini artificiali, parte iniziale di 3° per poi diventare un 2° dal ponte di cemento della strada in poi.
C’è un unico piccolo scivolo artificiale (vedi foto) che però non desta alcun problema.
Affiancato dalla pista ciclabile, è bello essere seguiti dal pubblico in bicicletta, come in una vera gara internazionale; l’unico rischio è distrarre pedoni e ciclisti.
In vista del ponte di Monclassico è consigliabile fermarsi sulla destra, proprio sotto al ponte, senza salire gli argini, per verificare la fattibilità dello scivolo; eventuale semplice trasbordo canoa in spalla camminando sulla destra.

Monclassico

difficoltà terzolgrado

moncl1Lungo scivolo artificiale modificato nell’inverno 2009/2010 ; si trova immediatamente sotto al ponte e termina con un forte ritorno per quasi tutta la larghezza del fiume; in rafting non ci sono problemi in quanto il gommone con la sua massa e velocità data dallo scivolo supera agevolmente il buco; qualche problema in più potrebbe esserci in canoa – ATTENZIONE – . Chi lo affronta in canoa dice di passare molto a sinistra così da sfruttare maggiormente la lingua di corrente.

monclA valle del salto artificiale è il punto d’imbarco naturale per il Noce Basso.(inserito in questa parte di guida solo per motivi “grafici”).
L’accesso è comodo (bivio sulla destra di fronte al ristorante Anna), con possibilità di posteggio e rampa di accesso al fiume.
Questo punto, forse per la facilità (II°-III°), forse per la comodità (porta direttamente alla nostra ex sede sociale di Croviana) è senza dubbio il più gettonato dai nostri soci sopratutto nelle ore serali (18-21).

 

frecciaDX

segue (parte bassa)